Leggende che nascono e si perdono nella notte dei tempi narrano ….
che ogni casa, edificio, palazzo, appartamento, rifugio, serraglio, stalla e officina abbia il suo “genius loci” . Laddove una vita vi abbia abitato ne rimane traccia … ma soprattutto il genius non se ne distacca più perché lì è stato felice in quanto lì aveva trovato il suo “luogo dell’anima” … Gli antichi romani ne avevano fatto un culto religioso … i romantici del diciannovesimo secolo ne coltivavano il messaggio perturbante per il loro sommovimento emotivo in cerca di forti passioni … il novecento materialista ne ha negato l’esistenza ma sul finire del secolo, insieme al pathos del raggiungimento del terzo millennio, ne ha ricominciato la spasmodica ricerca avventurandosi nei percorsi animistici fino al ritorno di nuove percezioni.
Mettersi alla ricerca di una casa da acquistare spesso richiede una introspezione psicologica ed emotiva che non tutti sono in grado di fare. Inoltre, la casa è un investimento importante ed impegnativo e merita un lavoro di ricerca serio.
Nella nostra casa trascorreremo un certo numero di anni, lì vivremo con i nostri affetti, faremo crescere i nostri figli ed avremo bisogno di sentire l’ambiente come un nostro alleato di vita. Ecco che la casa con la sua storia lunga o breve o nuovissima che sia ci deve trasmettere quella protezione che l’uomo primitivo cercava dagli agenti esterni, poi la protezione da status sociale e/o prestigio economico e d’immagine. L’immagine e il senso di essa appartiene alla nostra modernità. Attraverso la presa d’atto dell’immagine data o recepita ci rendiamo conto di ciò che siamo e di ciò che vogliamo.
Anche la collocazione logistica ci guida nella scelta. La vicinanza o meno al luogo di lavoro o di studio, la prossimità dai nostri parenti e amici, l’agile approccio ai servizi e agli svaghi. Ognuno ha gusti diversi in merito a tutto questo … qualcuno vuole tutto a portata di mano altri amano spostarsi maggiormente e staccare resettando lo stress del quotidiano lavorativo magari appartandosi in campagna creandosi un habitat più defaticante e più naturalistico. Altri adorano il centro storico con la sua aura di privilegio … altri il palazzone ultramoderno per essere vicini al futuro.
Queste considerazioni sono ovviamente di massima, infatti, ogni agente immobiliare è convinto di poter affermare che non esiste scelta la più ponderata che non possa essere ribaltata da un non so cosa che interviene ad un certo momento visitando un certo edificio e che a taluni fa dire di scegliere nonostante tutto, perché in quel determinato luogo ci si sente veramente a casa come se lì avessimo abitato da sempre o come se quella casa attendesse il nostro arrivo.
I “luoghi dell’anima” ci attendono e ci attraggono senza una vera spiegazione ma è il nostro vivere che fluisce verso di loro e là noi ci sentiamo a casa …
Eli Cam
foto di antonio troise